Grano duro: le varietà più resistenti alle malattie fungine
Nell’annata agraria 2021-2022 il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari di Roma (CREA-IT) ha coordinato e organizzato la Rete nazionale prove epidemiologiche nell’ambito della quale è stata monitorata la comparsa e la diffusione delle principali malattie del frumento e la risposta delle cultivar verso i diversi patogeni fungini.
La sperimentazione, condotta in collaborazione con gli altri Centri del CREA e altre istituzioni pubbliche e private, è stata effettuata in 10 località dislocate sul territorio nazionale e ha riguardato 52 varietà di frumento duro.
Le particolari condizioni meteorologiche della scorsa annata agraria hanno certamente influenzato lo sviluppo e la diffusione dei vari patogeni nei diversi ambienti. L’elevata siccità registrata al Nord ha danneggiato le colture e, pertanto, in alcune località di prova non è stato possibile effettuare o completare i rilievi fitopatologici.
Al contrario, alcune malattie fungine sono state rilevate con infezioni elevate nei campi sperimentali del Sud e delle Isole, attacchi di una certa entità sono stati registrati anche in quelli dell’Italia centrale.
Oidio
Il patogeno fungino Blumeria graminis , agente causale dell’oidio, si è manifestato su entrambe le specie di frumento, ma la tipica sintomatologia è stata osservata soprattutto sulle cultivar di frumento duro in prova (tabella 3).
Complesso della septoriosi
Il complesso della septoriosi comprende principalmente due malattie fungine: la septoriosi e la stagonosporiosi, causate rispettivamente da Zymoseptoria tritici (sinonimo Septoria tritici) e
Parastagonospora nodorum (sinonimo Stagonospora nodorum). La septoriosi è la prima a manifestarsi in campo, poiché il patogeno Z. tritici ha esigenze di temperatura leggermente più basse, comunque quando le condizioni di temperatura e umidità sono ottimali anche per lo sviluppo di P. nodorum, quest’ultimo fungo può attaccare la coltura e anche le stesse piante già infettate da Z. tritici, rendendo più difficile la distinzione delle due fitopatie.
Tuttavia, le analisi microscopiche possono fornire un ausilio per la corretta identificazione dei due patogeni. Nella primavera scorsa il complesso della septoriosi era evidente sulle varietà in prova e su quelle di controllo suscettibili (tabella 3).
Ruggini
La diffusione delle ruggini sulle varietà di frumento duro e tenero è risultata piuttosto variabile. Nella scorsa annata la ruggine gialla (agente causale Puccinia striiformis f. sp. tritici), registrata solo in qualche località, e la ruggine bruna (agente causale Puccinia triticina) non hanno rappresentato un serio problema per i frumenti. Al contrario, la ruggine nera, causata dal patogeno Puccinia graminis f. sp. tritici, è stata rilevata (tabella 3).
Attenzione alle nuove razze fungine
Numerose cultivar sono risultate moderatamente suscettibili verso gli agenti causali dell’oidio e del complesso della septoriosi comparsi all’inizio della primavera. Successivamente, l’elevata temperatura ha favorito la diffusione della ruggine nera non solo sul frumento duro ma anche sul tenero, come già evidenziato anche negli anni passati (Iori et al., 2021).
In alcune località (ad esempio Roma) Puccinia graminis si è manifestata quando le varietà di frumento duro avevano completato il ciclo vegetativo, attaccando comunque il frumento tenero. Ciò evidenzia ancora una volta quanto l’evoluzione di nuove razze fungine capaci di adattarsi alle mutate condizioni climatiche generi nuove problematiche con ricadute negative sulle produzioni cerealicole (GRRC 2021).
Fonte: https://www.informatoreagrario.it/
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